Spineto visto dal Bar Sport

Così il Governo Letta – appena formato – va in ‘ritiro spirituale’ a Sarteano, provincia di Siena. La location, da sogno, è la meravigliosa Abbazia di Spineto, il corpo centrale e una decina di poderi sparpagliati in una tenuta da oltre 800 ettari, immersa nel verde incantevole della Val d’Orcia. Un posto da innamorarsi, soprattutto al calar del sole, quando il temporale che si è abbattuto sul paese nel momento clou – l’arrivo dei pulmini coi ministri, preceduto dalle auto blu con lampeggianti accessi – attenua la propria foga, lasciando spazio a un tramonto azzurro e terso come se ne vedono solo in questi scorci meravigliosi di Italia.

l'associazione 'Stamina' contesta il passaggio del governo
l’associazione ‘Stamina’ contesta il passaggio del governo

La domenica pare una qualunque di maggio, con l’Italia sportiva divisa tra il penultimo turno del campionato di calcio e la tappa del Giro d’Italia che arriva a Firenze e l’Italia cattolica raccolta a San Pietro, dove Papa Francesco canonizza una nuova infornata di santi. Il Paese politico, invece, ha occhi solo per Sarteano, piccolo borgo dimenticato da Dio, alle pendici sud della provincia di Siena. Uno di quei paesi che la domenica pomeriggio si ritrova al Bar Sport, tra tavoli di tressette e adolescenti alle prese con le prime sigarette e le ‘sgassate’ in motorino.

Pare impossibile, per gli abitanti di questa provincia italiana, ritrovarsi così al centro dell’attenzione. Eppure hanno avuto il tempo di ‘organizzarsi’, ché già da lunedì scorso il neo premier Enrico Letta aveva annunciato il ‘ritiro’, affidandosi a twitter giacché oggi pare impossibile rinunciare ai social network.

sarteano02A Sarteano, tuttavia, nessuno pare farci davvero caso.
Il paese scende in strada, certo, e si piazza lungo il Viale Amiata, quello che dal centro del borgo si arrampica su verso l’Abbazia. Ma tutto sommato è più un modo di far scivolare via il pomeriggio che un atto di civismo o di partecipazione politica. ‘Sembra di aspettare il Giro d’Italia’ osserva qualcuno. ‘Siamo degli imbecilli, tutti qui ad aspettare che passino dieci auto blu a tutta velocità’ chiosa qualcun’altro. Perché il Governo dovrebbe arrivare con dei pulmini, per risparmiare e ‘fare squadra’, ma alla fine qualche auto blu la si vedrà davvero. ‘Letta ha detto che ognuno pagherà per sé; sarà anche vero, ma tutti questi poliziotti, artificieri e servizi di sicurezza chi li paga? Sempre noi’. Saggezza spiccia e paesana che più di qualsiasi ‘grillino’ dimostra quanto il paese reale sia lontano, slegato, disinnamorato di questa politica nazionale.

Già, le forze dell’ordine. Quelle che da ieri presidiano il territorio, bonificano i sentieri d’accesso, oggi blindati per tutto il giorno. Non c’è viottolo o sterrato che non sia chiuso da una macchina, che siano carabinieri, polizia, forestale o guardia di finanza. “Ma che, pensano davvero di poter chiudere l’accesso a Spineto?” si chiedono in paese. Basta chiacchierare al Bar Sport per trovare qualcuno che a Spineto ci è nato, ha partecipato ai restauri o ha un amico, un parente che ci lavora ancora oggi. “Sa quanti viottoli ci sono in 800 ettari di tenuta? Davvero crede che, se volessimo entrarci, non ci riusciremmo?” ammicca qualcuno.

Il fatto però è che nessuno ha voglia, di arrivare a Spineto perché “in ogni caso, non serve a niente”. Non serve a niente. E non è questione di qualunquismo o di antipolitica; è quella sensazione sempre più diffusa che le dinamiche del paese siano ormai inaccessibili ai cittadini. Che siano un affare ‘di famiglia’. Lontano dalle domeniche al Bar Sport, lontano dalle partite di calcio al campo sportivo e dai tavoli del tressette. Il Governo Letta passa da Sarteano con oltre un’ora di ritardo sulla tabella di marcia. Preceduto dalle auto della sicurezza e sorvolato dall’elicottero che controlla lo spazio aereo. Prende l’incrocio ad alta velocità, poi si chiude nel silenzio blindato dell’Abbazia di Spineto, laddove solo pochi giornalisti accreditati hanno accesso alla conferenza stampa ufficiale. Fuori la vita riprende a scorrere. Il bar torna a ripopolarsi dopo la pausa della cena. Inizia Milan-Roma.

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