Me lo ero immaginato subito, ieri sera, quando ho visto comparire la notizia sulla timeline di Facebook, condivisa da un’amica. Dopo un quarto d’ora, le condivisioni erano tre. Tre amiche che non si conoscono. Lì ho capito la portata della cosa: l’uragano petaloso ci avrebbe invaso a breve.
Perché Sanremo è Sanremo. Puntata n.1
Sociologia del Capodanno (silenzioso)
Il 31 dicembre ho scelto una cena con amici, a casa mia. Abbiamo fatto un lungo aperitivo, mangiato con calma, pure troppa: quando è arrivato il momento del brindisi al nuovo anno, noi dovevamo ancora mettere in tavola il secondo; abbiamo bevuto buon vino e chiuso la nottata giocando a stupidi giochi anni Novanta, con regole modificate al momento per nostro uso e consumo. Ci siamo presi in giro, accapigliati in nome di un mal celato agonismo. Abbiamo fatto tardi, ascoltato musica, riso, bevuto, brindato, chiacchierato.
È sempre estate
Non avevamo i cellulari. Forse ‘solo’ questo ci distingueva dagli adolescenti di oggi. Erano gli anni Novanta e noi eravamo un piccolo clan, ragazzini che arrivavano ogni anno, sempre nello stesso modo, puntuali da diversi angoli dell’Italia fino a qui, al nostro mare. Principina è un grappolo di case proprio nel cuore della Maremma, già immerso nella pineta al confine con il parco dell’Uccellina. È stato il parco, con le sue regole rigide, a salvarla dallo sviluppo turistico, a bloccare l’edilizia, poche case, tutte basse affinché i tetti restassero sotto le chiome dei pini, un solo viale che la taglia al centro su cui si affaccia qualche sparuta bottega, rimasta ferma a una cartolina degli anni Sessanta.
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La mia dignità per un gatto
(no, non è un post sui gatti. o meglio, non è solo un post sui gatti. il gatto mi serve solo per guadagnare traffico e like: lo sanno tutti che i gatti sono il miglior amico dei social network).
il vero titolo doveva essere: Voglio soffocare il Salvini che è in me
C’è una pasticceria, sulla strada che faccio in bici per andare da casa in redazione. Me l’hanno fatta scoprire i colleghi pochi giorni dopo il mio arrivo e, incidentalmente, è una delle migliori della città. E io devo passarci davanti. Così, quasi ogni mattina, parcheggio lì la mia potente bicicletta retrò ed entro per iniziare la giornata con pasta e caffè.